Politica del Progetto

Premessa - Articoli (L'Innovazione necessaria: Creatività, Cooperazione, Condivisione, Puoi fidarti del tuo computer?, La conoscenza nell'Era del Computer, La settimana delle libertà digitali "Il Futuro che Vogliamo")

Premessa

Quando l'uomo primitivo superò la paura del fuoco e imparò a maneggiarlo, l'umanità fece un salto evolutivo impressionante che la portò, dall'età della pietra, all'età del ferro e alla manipolazione dei metalli.

Quando l'uomo moderno superò la paura del fulmine e imparò a maneggiarlo, l'umanità fece un salto evolutivo ugualmente impressionante che la sta portando oltre i limiti di ciò che prima era immaginabile...


Le più antiche notizie pervenuteci riguardanti l'elettricità risalgono a Talete di Mileto (VI secolo a.C.) il quale annotava che l'ambra, se veniva sfregata, attraeva altri pezzetti di materia: il nome greco dell'ambra era electron, e da questo termine deriva la parola "elettricità". Gli studi sull'elettricità proseguirono lentamente e discontinuamente per oltre 2000 anni ed é solamente all'inizio del secolo XIX che l'umanità iniziò le sue prime grandi applicazioni. Il 1870 fu l'anno del grande salto, venne inventato il telefono, il grammofono e la lampadina. Nel 1895 Guglielmo Marconi fece la prima trasmissione ad onde radio. Nel 1929 avvennero le prime prove di trasmissione televisiva. Nel 1969 venne costruita negli Stati Uniti la prima rete arpanet, la progenitrice di internet, e fu fra il 1985 e il 1995 che nacque l'internet attuale che conosciamo.

Oggi, con l'avvento di internet e l'ingresso nell'era della rete, ci troviamo di fronte a un bivio e la scelta che faremo getterà le basi del nostro futuro.

Nei prossimi anni avremo due possibilità:

  • entrare in un feudalesimo tecnologico dove verranno esasperate leggi che estremizzeranno il controllo, la censura, i diritti d'autore, i brevetti, la proprietà privata e l'accumulo di ricchezza da parte di pochi monopolisti. Già oggi vengono costruiti recinti e mura che tentano di incrementare l'analfabetismo tecnologico e informatico e che inibiscono l'auto-produzione e la distribuzione di opere artistiche e di strumenti. Fanno da esempio l'eccessivo incremento della durata dei brevetti e dei diritti d'autore (70 anni dopo la morte dell'ultimo autore che ha contribuito all'ideazione dell'opera), paragonabile alla decima del medioevo che garantisce a pochi una rendita sempre maggiore. La conseguenza peggiore è che terre, case e aziende, ma anche beni comuni come l'acqua, l'energia, il nostro patrimonio naturale, artistico e architettonico (monumenti, parchi ecc.), gli spazi e i servizi pubblici (trasporti, biblioteche, servizi sociali, sanità etc...) e scoperte fondamentali per l'umanità, come gli alfabeti, i medicinali, i codici genetici degli organismi, internet etc..., diventino proprietà chiuse, concentrate nelle mani di pochi ricchissimi a cui dovremo chiedere un permesso e riconoscere un obolo per ogni utilizzo che ne faremo. I primi segni del fatto che molte lobby si stanno muovendo in questa direzione sono i brevetti sugli ogm e sul software, il Decreto Urbani che rende illegale la condivisione di documenti nella rete attraverso il peer-to-peer, il Decreto Pisanu che rende obbligatoria la schedatura degli utenti di internet, le tecnologie Trusted che impediranno la libera copia, il noleggio e lo scambio di opere in formato digitale ecc.

La cultura hacker dimostra che la strada della libertà e della condivisione della conoscenza porta i suoi frutti e il software libero ne è l'esempio maggiore. Poiché i modelli dei commons e del software libero portano alla libertà d'impresa e dell'individuo e alla redistribuzione delle ricchezze, molte fra le più grandi corporation, certe di perdere il loro dominio, usano ogni mezzo per contrastare l'evolversi di questo nuovo modello. Incuranti della libertà, dinosauri all'alba di una nuova era, non accettano l'uomo emancipato, ma lo vorrebbero far rimanere un consumatore, un utente, uno strumento per il marketing, un ascoltatore. Non essendo riuscite a contrastare la diffusione del software libero e del peer-to-peer attraverso l'uso di mezzi tradizionali come le lobby, i sistemi software anti-copia e la concorrenza sleale, hanno formato una imponente alleanza (guarda chi sono) per combattere l'ultima grande battaglia. La battaglia a favore del Trusted e del Drm, ovvero dell'hardware e del software chiusi.

Articoli

L'Innovazione necessaria: Creatività, Cooperazione, Condivisione

dal wiki della Rete delle Libertà Digitali di Roma - www.frontieredigitali.net
Presentazione del Convegno - Roma, 28 marzo 2006 - Centro Congressi d'Ateneo Università di Roma «La Sapienza»

In questi anni abbiamo assistito a innumerevoli attacchi contro la libertà in rete, dalla repressione dell'informazione online alle norme che violano la privacy degli utenti, dalla criminalizzazione del p2p alla demonizzazione della stessa Internet, mentre la società civile dimostrava, attraverso la rete, un'inedita capacità di proporre e promuovere azioni comuni, connettersi consapevolmente e sviluppare una progettualità sociale di una ricchezza tale da non poter più essere ignorata... [segue...]

Puoi fidarti del tuo computer?

di Richard Stallman – Free Software Foundation - www.gnu.org

Da chi dovrebbe ricevere ordini il nostro computer? La maggior parte della gente ritiene che il computer dovrebbe obbedire all'utente, non a qualcun altro. Con un progetto denominato "informatica fidata" (Trusted Computing), le grandi aziende mediatiche, incluse l'industria cinematografica e quella musicale, insieme ad aziende informatiche quali Microsoft e Intel, stanno cercando di fare in modo che il computer obbedisca a loro anziché all'utente. (La versione Microsoft di tale sistema si chiama "Palladium"). Alcuni programmi proprietari presentavano già delle funzioni infide, ma tale progetto le renderebbe universali... [segue...]

La conoscenza nell'Era del Computer

di Fiorello Cortiana

Lungo tutto il XX° secolo le evoluzioni scientifiche e le innovazioni tecnologiche hanno prodotto una serie straordinaria di cambiamenti nell'organizzazione del sapere umano. Sono stati cambiamenti di grande intensità, che hanno modificato il nostro sguardo sulla storia, sulla natura, sull'uomo, sulla conoscenza. In luogo dell'immagine cartesiana del metodo, con un sapere formalizzabile, con leggi “naturali”, astoriche, capaci di spiegare e quindi di controllare i processi della storia, si è proposta una cultura della complessità e dell'incertezza, degli stati di squilibrio, tanto che le stesse leggi scientifiche possono essere considerate convenzioni con una loro storicità e quindi soggette al cambiamento... [segue...]

La settimana delle libertà digitali "Il Futuro che Vogliamo"

dal wiki della Rete delle Libertà Digitali di Roma - www.frontieredigitali.net
Roma, 28 marzo 2006 - Convegno: L'Innovazione necessaria: Creatività, Cooperazione, Condivisione
Intervento di Francesco Tupone Presidente dell'Ass. Linux Club Italia – www.linuxclub.it

In questi ultimissimi anni siamo riusciti a porre le basi di una vasta rete di intelligenze, di gruppi e associazioni che si battono per la salvaguardia della Cultura Libera. Un aiuto, almeno qui a Roma, è stato dato dalla nascita di un luogo, come il Linux Club, che è diventato un vero e proprio Nodo nella Rete Fisico, Reale e non più Virtuale, che ha avuto la funzione di divenire un catalizzatore, un punto di aggregazione e di scambio di idee, un luogo di riflessione ed elaborazione di proposte e progetti. Siamo riusciti a contribuire alla nascita di un germe di movimento reale che pone la sua attenzione sul digitale, sulle tecnologie e sulla diffusione dei saperi, che si distingue per adottare metodi di assoluta trasparenza, di autentica pariteticità, di estrema orizzontalità non gerarchica e di partecipazione attiva, mai subalterna a nessuna forza politica... [segue...]

(dal WIKI di Frontiere Digitali)